sabato 7 novembre 2015

Incitamento al nixonicidio e elogio della rivoluzione cilena

  • Per un atto d'amore al mio paese | io ti reclamo, fratello necessario, | vecchio Walt Whitman dalla mano grigia,| affinché col tuo appoggio straordinario | verso a verso uccidiamo alla radice | Nixon, Presidente sanguinario. (da Comincio invocando Walt Whitman)
  • Chiedendo al vecchio bardo che mi investa, | assumo i miei doveri di poeta | armato del sonetto terrorista; | perchè devo dettare senza pena | la sentenza fin'ora non mai vista | di fucilare un criminale ardente | che nonostante i suoi viaggi sulla luna | ha ucciso sulla terra tanta gente, | che la carta mi sfugge e la penna mi manca | nello scrivere il nome del malvagio, | del genocida della Casa Bianca. (da Comincio invocando Walt Whitman)
  • Qui si tratta di essere o non essere: | se lasciamo che viva il delinquente | continueranno i popoli a soffrire | e il delitto sarà ancora Presidente | rubando al Cile il rame nelle Dogane | in Vietnam sventrando gli innocenti. (da Mi separo da altri temi)
  • Attender non si può una settimana | né un sol giorno perché, con che coraggio, | se è per la sua atrocità inumana | che schiacceremo questo scarafaggio, | ed è un orgoglio per un uomo intero | che tollerò il pugnal della notizia. (da Mi separo da altri temi)
  • Il tribunal di sangue che s’inizia | e, anche se è un poeta il giustiziere, | m’han consegnato i popoli una rosa, | perché con il mio verso veritiero, | io castighi la rabbia poderosa | del boia senza fine comandato. (da Mi separo da altri temi)
  • Contare non si può su un pentimento | né attendersi dal ciel questo lavoro: | chi alla terra portò questo tormento | deve trovare i suoi giudici qui sotto, | per la giustizia e per l’ammaestramento. (da La canzone del castigo)

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